Analizzare una campagna di Advertising sul web
Le campagne di advertising, siano esse su Facebook o Google sono parte integrante dell’attività di web-marketing, ed offrono notevoli vantaggi sotto tanti aspetti, sia per aziende atterrate da poco sul web, sia per realtà ben più strutturate che fanno dell’advertising un utilizzo costante.
Uno degli utilizzi più comuni dell’attività di advertising è veicolare traffico profilato verso un sito, al fine di trasformarlo in vendite o contatti da profilare per successive campagne.
Le principali piattaforme danno oggi la possibilità di fare advertising iniziando ad investire piccole somme, in questo modo anche le piccole aziende possono investire in visibilità senza doversi esporre esageratamente a livello economico.
Tuttavia, se insieme alle campagne pubblicitarie non viene effettuata un’attenta analisi dei risultati e del rendimento, si rischia di buttare via il denaro oppure di ottenere risultati inferiori di quanto si potrebbe ottenere correggendo magari qualche semplice parametro.
Definire gli obbiettivi della campagna
Conoscere a monte quali sono gli obbiettivi della tua campagna ti consentirà di intervenire per ottimizzare il rendimento, ma soprattutto per scegliere la corretta tipologia di campagna pubblicitaria, ed assegnare ad essa il giusto budget.
Il tipo di campagna di advertising scelta, definisce le metriche da prendere in considerazione per valutare i risultati.
Traffico, Conversioni e ROI
Analizzare il Traffico
La misurazione di impressioni, click e coinvolgimento degli utenti, è uno strumento strumenti utile per comprendere se la campagna di advertising sta performando correttamente. Se l’obbiettivo della campagna è portare traffico qualificato sul vostro sito web, e riuscite ad aumentare il volume di visite, vuol dire che nelle vostre inserzioni avete adottato un buon copy.
Nel contempo è importante valutare anche l’andamento delle visite organiche, in quanto anche se gli utenti non cliccano nell’immediato sul vostro annuncio, potrebbero memorizzare il vostro marchio e ricercarlo in seguito sui motori di ricerca.
Analisi del CTR – Click Trough Rate
Come facilmente intuibile, il fatto che a seguito di una campagna di advertising aumentino le visite sul vostro sito, non è per forza un indice di buone performance, infatti ciò che indica realmente se il vostro messaggio promozionale è efficace ed invita gli utenti a cliccarci sopra, è il CTR, cioè il numero di click che riceve il vostro messaggio diviso il numero di impressioni, ovvero il numero di volte è che è stato mostrato.
Esempio: Se il vostro annuncio viene mostrato 100 volte e 2 utenti cliccano sopra, il CTR sarà del 2%
Se invece ritenete che il vostro copy sia valido, ma il CTR rimane comunque basso, la causa è imputabile molto probabilmente ad un errato targeting, cioè la selezione di pubblico scelta come destinataria del vostro annuncio, sulla base di interessi e dati demografici.
Al contrario tassi di CTR molto alti sono sintomo di un copy vincente ed un pubblico ben selezionato, potrebbe essere una buona idea “salvare” le caratteristiche di questo pubblico per riutilizzarle in futuro.
Metriche per misurare le conversioni
Le metriche che misurano le conversioni sono di fatto le più importanti, in quanto collegano risultati e soldi spesi.
Tasso di Conversione
Il tasso di conversione evidenzia quanti utenti hanno effettuato una determinata azione in proporzione a quanti utenti sono arrivati sul sito da una specifica campagna.
Esempio: Se l’obbiettivo della mia campagna pubblicitaria è ottenere nuovi iscritti alla mia newsletter, tramite la campagna riesco a portare 100 persone sul sito, e di queste 100 persone 3 si iscrivono alla mia newsletter, ho avuto un tasso di conversione del 3%
Una conversione può essere anche l’acquisto di un certo prodotto, la compilazione di un modulo di contatto oppure una telefonata, sono tutte quelle azioni che convertono la visita di un utente in una specifica azione.
Un alto CTR ma un basso tasso di conversione possono significare che il messaggio della nostra inserzione è valido, ma la pagina dove l’utente deve finalizzare l’azione non è sufficientemente convincente, oppure offre un contenuto diverso da ciò che l’utente si aspetta di trovare, o ancora il pubblico selezionato non è in target.
Costo per Acquisizione
Tutti i parametri sono strettamente correlati tra di loro, un CTR o un Tasso di Conversione basso porteranno ad un “Costo per Acquisizione” alto.
Il Costo per Acquisizione (o costo per conversione) è dato dall’importo speso per la campagna, diviso per il numero di conversioni ottenute.
Esempio: Ho avviato una campagna di advertising, ed ho speso in totale 100,00 €. Ho ottenuto da questa campagna 5 conversioni, quindi il Costo per Conversione è di 20,00 €.
Questo è un parametro molto importante, perché ci dice se i soldi che stiamo spendendo su un certo canale pubblicitario sono ben spesi, per esempio se il prodotto che sto vendendo costa “a me” 10,00 €, e il costo per conversione è di 12,00 €, è chiaro che il costo per conversione su quel canale non è giustificato, quindi è meglio optare per altre forme di advertising.
ROI – Ritorno sull’investimento
Per ogni campagna di advertising lanciata si dovrebbe monitorare il ROI, cioè il profitto generato dall’investimento, in questo specifico caso il profitto generato dalla campagna pubblicitaria. Per quanto possa sembrare semplice, questo parametro diventa più complicato da valutare soprattutto quando la conversione non comporta un immediato esborso di denaro, come l’acquisto di un prodotto, ma è per esempio la compilazione di un form di ricontatto, tramite il quale si tenterà una vendita telefonica.
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